Anche quest’anno la Product School ha redatto il report The Future of Product Management. Il report è basato su un sondaggio a cui hanno risposto product managers da Londra, New York e San Francisco – una visione di parte, se volete, tuttavia utile per esplorare alcuni dei trend globali sul futuro del product management. Abbiamo raccolto una selezione delle conclusioni più interessanti, soprattutto (ma non esclusivamente) per chi sta valutando un passaggio di carriera.
Il product management è al centro della trasformazione digitale
Il trend della digitalizzazione è in atto da anni e la pandemia ha portato a un’ulteriore accelerazione. Stando al report, metà dei team di prodotto ha accelerato le proprie roadmap in diretta risposta agli effetti del COVID-19. Il 59% dei rispondenti inoltre concorda nel fatto che siano i product manager le figure che guidano la trasformazione digitale e l’innovazione all’interno delle aziende.
La funzione di PM sta assumendo dunque sempre più centralità. Il numero sempre crescente di aziende europee che ricercano tali figure sembra confermare questo trend.
Il product management resta a metà tra arte e scienza
Alla domanda se il product management sia arte o scienza, le risposte si spaccano su due fronti. Sicuramente l’aspetto “scientifico” della disciplina è in crescita: ai PM viene sempre più spesso chiesto di essere al centro di decisioni strategiche e di guidare la crescita. Di conseguenza assume più importanza l’utilizzo di framework solidi e formalizzati a supporto delle fasi decisionali.
Tuttavia è ancora fondamentale il sapersi muovere in situazioni di profonda incertezza. Personalmente, trovo quest’ultimo fatto una ragione ulteriore per razionalizzare quanto più possibile i processi decisionali: per molti rispondenti al sondaggio, tuttavia, saper guidare un prodotto verso un futuro incerto significa saper calibrare i due aspetti – arte e scienza.
Il mio consiglio per chi si avvicina al product management e ha una predilezione per l’uno o l’altro aspetto: interrogatevi sul tipo di prodotto e di azienda a cui siete interessati, perché saranno gli elementi principali nel definire quale approccio vi sarà richiesto.
Crescono salari e assunzioni
Bisogna prendere questi dati con le molle, considerando che i salari dei product manager negli Stati Uniti non sono comparabili a quelli europei. Ciò detto, stando alla ricerca il salario di un PM negli Stati Uniti è il triplo rispetto alla media dei salari nazionali. Inoltre, il 55% dei rispondenti ha dichiarato di essere intenzionato ad assumere nei successivi sei mesi.
Se siete interessati a quanto guadagni un product manager in Europa, ne abbiamo scritto qui.
Le competenze necessarie per diventare PM si stanno diversificando
Il passaggio a product management è stato per anni esclusiva (o quasi) di chi avesse un MBA, o di chi venisse da un background ingegneristico o di software development. Le cose sono decisamente cambiate.
Innanzitutto, vi è una diversa percezione verso chi proviene da ambiti diversi. In secondo luogo, vi sono oggi una quantità di strumenti a supporto del lavoro che hanno abbattuto alcune delle tradizionali barriere (ad esempio, oggi saper programmare può costituire un vantaggio ma spesso non è una necessità).
Se vi interessa approfondire, qui abbiamo scritto delle competenze che possono facilitare il passaggio a product management.
I product manager valorizzano l’apprendimento continuo
Interrogati su quale fossero gli aspetti che più valorizzavano di un lavoro (esclusa la remunerazione), 8 rispondenti su 10 hanno citato l’importanza dell’apprendimento continuo e di avere dei mentori. Il problema è che, dall’altra parte, solo il 40% delle aziende investono in formazione ed educazione formale.
Non stupisce poi che al primo posto tra gli interessi e le motivazioni vi sia il tipo di prodotto.
Se avete un’azienda e state cercando di darle un’impronta più orientata al prodotto, tenete a mente questi fattori: i product manager tendono a valorizzare la crescita professionale, e si aspettano opportunità formative quale parte del pacchetto.
I PM vogliono migliorare le proprie competenze in Analytics
La competenza che i product manager sembrano essere maggiormente interessati a migliorare è quella in Data Analytics:
Per quanto valga, la mia esperienza personale è in accordo con l’importanza dell’avere accesso a ottimi insight derivanti dai dati. Non sempre gli insight sono pronti all’uso, dunque restano fondamentalmente tre strade. La prima, avere sufficienti risorse umane con le giuste competenze (tipicamente product analyst) a supporto del vostro lavoro. La seconda, avere strumenti in grado di trasformare facilmente i dati grezzi in insight. La terza, acquisire sufficienti competenze per poter lavorare indipendentemente con i dati.
Tutte e tre le opzioni hanno i loro pro, contra e costi. Tuttavia la terza ha un fattore che non si può non citare: data anlytics is fun!
La principale richiesta per i fornitori: integrazioni semplici
Se già vi occupate di product management, avrete sicuramente avuto a che fare con attuali o potenziali fornitori – siano essi fornitori di servizi per la vostra disciplina o direttamente per il vostro prodotto. Quel che i rispondenti al sondaggio hanno detto a gran voce è: se vuoi diventare nostro fornitore, non ci far penare con l’integrazione.
La possibilità di integrazione senza modifiche allo stack esistente è di gran lunga la principale richiesta. Secondo criterio è la velocità di integrazione. Al terzo posto, richiesto da circa la metà dei rispondenti, vi è la curva di apprendimento (bassa o inesistente).
Che conclusioni trarne?
Se guardiamo al futuro del product management, il report dà alcune indicazioni che vale la pena ribadire.
Per le aziende, è evidente che il focus sul prodotto come motore di crescita sia più di un semplice trend passeggero. Se state pensando a una svolta in questo senso, probabilmente il vostro intuito è già nel posto giusto. Ora si tratta, tra le varie cose, di assumere le persone con le giuste competenze e di offrire pacchetti attraenti: non solo salari competitivi, ma anche opportunità di crescita e apprendimento.
Per chi sta valutando se passare o meno a product management, è utile ribadire che le competenze richieste si stanno diversificando. Il vostro profilo non è particolarmente tecnico? Abbiate l’accortezza di scegliere un prodotto adatto, ma non lasciate che la “mancanza” vi scoraggi.