Come product manager, siete responsabili del successo o del fallimento del vostro prodotto. Esistono diversi tipi di product manager, ma tutti condividono capacità in aree di competenza che non sono legate ad un prodotto in particolare.
Per avere successo, è necessario avere familiarità con quattro aree chiave che Matt Lemay identifica nel suo libro Product Management in Practice. Queste sono comunicazione, organizzazione, ricerca e implementazione.
Andiamo a vedere come ciascuna di queste aree di competenza influisce sulla capacità del product manager di svolgere al meglio il suo lavoro.
Comunicazione
La comunicazione è una delle aree di competenza principali per un product manager, che deve sapersi esprimere in modo chiaro ed esaustivo. Ma cosa succede quando il chiarire un determinato punto porta a una situazione di conflitto?
Secondo Lemay è necessario sacrificare la quiete a favore della chiarezza. Questo significa che in alcuni casi il product manager dovrà avere conversazioni scomode, al fine di chiarire gli obiettivi e fare in modo che le aspettative siano le stesse per tutti.
Un esempio purtroppo frequente è che l’ufficio vendite prometta al cliente una funzionalità che non è parte della roadmap. Per quanto forte possa essere in questo caso la tentazione di non affrontare l’argomento, rifacendosi al fatto che tale decisione non è mai stata presa né risulta in alcun documento, vale la pena invece chiarirlo immediatamente con i diretti interessati..
Spesso le discussioni nascono dalla mancanza di allineamento o incomprensione di determinati concetti, scadenze o priorità. Fa parte dei compiti del product manager assicurarsi che tutte le persone coinvolte abbiano capito di cosa si parla e le aspettative di ciascuno siano allineate
Per questo è importante che il product manager non si limiti a correggere incomprensioni, ma cerchi attivamente di rendere ogni comuniazione chiara per tutti i coinvolti, siano essi stakeholder, utenti, o membri del team.
Organizzazione
L’abilità organizzativa è un altra delle competenze chiave del product management. Non bastano infatti carisma e buone doti comunicative per far funzionare un team in espansione. Per scalare, è necessario che il product manager assuma il ruolo di facilitatore anziché di decision maker.
Per raggiungere questo obiettivo il product manager deve assicurarsi che il team abbia sempre una comprensione chiara di quali siano le priorità e i requisiti qualitativi richiesti. Questo permette ad ogni membro del team di gestire lil proprio lavoro autonomamente, anziché dover sempre chiedere chiarificazioni al product manager.
Esistono diverse metodologie (ad esempio SCRUM) che possono aiutare il product manager nell’implementare le sue competenze organizzative, ma restano sempre degli strumenti e non dei fini. Questi metodi possono essere implementati con l’obiettivo di semplificare o rendere più efficiente il lavoro del team.
Se però il product manager si accorge che determinati processi non funzionano, è suo compito cambiarli per raggiungere i risultati desiderati. Non è necessario reinventare la ruota, ma apportare piccole modifiche e aggiustamenti al fine di ottenere gli obiettivi prefissati.
Ricerca
In un mondo che cambia rapidamente, una delle competenze fondamentali per il product manager non è tanto sapere tutto di un’industria, quanto saper trovare le informazioni rilevanti.
I product manager sono spesso visti come il cervello di ogni team, ma è la loro curiosità che li distingue. La ricerca continua di informazioni da sola non basta: è la capacità di renderle accessibili a tutti che fa la differenza. Per questo è importante saper riassumere le informazioni in modo conciso e riportare esempi o analogie rilevanti.
La curiosità si traduce anche in una “mentalità da principiante”, che serve a non lasciarsi sfuggire informazioni decisive spesso trascurate perché ritenute ovvie. Il product manager non dovrebbe mai dare nulla per scontato, né aver paura di fare domande scomode con lo scopo di apprendere di più sull’utente, il mercato, e il prodotto.
Non si può dimenticare infine che l’obiettivo dell’utente è spesso diverso da quello dell’azienda. Se l’utente da un lato vuole svolgere un compito, i fini aziendali sono invece legati al profitto. L’abilità del product manager sta nel saper distinguere tra questi obiettivi e riconciliarli in un prodotto che soddisfi sia le esigenze dell’utente che gli obiettivi commerciali dell’azienda.
Implementazione
L’implementazione di una strategia è importante tanto quanto la sua ideazione, o forse anche di più. Spesso viene ingiustamente relegata in secondo piano, dimenticando quante abilità siano necessarie per mantenere un gruppo di lavoro motivato e avere successo nella realizzazione di un prodotto.
I migliori product manager sono disposti a farsi carico di qualunque compito pur di sostenere il proprio team e farlo riuscire. Spesso si tratta di lavori che nessuno vuole fare, per definizione noiosi e poco gratificanti: ripulire il backlog, archiviare la documentazione o rispondere a un’email problematica. “Questo non è il mio lavoro” è una frase che nessun product manager di rispetto dirà mai. Per il bene del team e la riuscita del prodotto, talvolta è necessario andare oltre la definizione di un ruolo.
La creazione e il lancio di un prodotto è la principale responsabilità di un product manager, indipendentemente da cosa serva per raggiungere questo scopo. Dal portare ciambelle al team per celebrare un lancio, ad esporre di fronte al CEO dettagli sul proprio prodotto, non esiste lavoro che sia al di sopra o al di sotto delle competenze del product manager.