Abbiamo già descritto che cos’è un MVP e visto che esistono principalmente due tipologie di MVP, ad alta e bassa definizione. Andiamo ora a vedere nel dettaglio diversi tipi di MVP.
MVP a bassa definizione (Lo-Fi)
Gli MVP a bassa definizione sono i più veloci ed economici da realizzare. In genere sono i più adatti agli inizi di un prodotto o di una funzionalità, quando il problema e la sua percezione da parte degli utenti sono ancora poco chiari. Si utilizzano per:
- Comprendere meglio i problemi degli utenti
- Verificare se la soluzione proposta ha valore per gli utenti
- Indagare se valga la pena di risolvere il problema
- Esplorare quale tipo di soluzione sia più vantaggiosa per l’utente
1. Landing Page
Un classico MVP, la landing page è la prima pagina su cui i potenziali clienti giungono dopo aver compiuto un’azione, ad esempio cliccato su un link all’interno di un’email o su una campagna pubblicitaria di Facebook. La pagina deve essere strutturata in modo tale da fornire informazioni sul prodotto e dare la possibilità all’utente di dimostrare il suo interesse per il prodotto. Questo in genere viene realizzato con una call to action, solitamente un pulsante o link che promette di rimandare a informazioni per l’acquisto del prodotto. Ovviamente, non essendoci un prodotto, non esiste la possibilità ancora di acquistarlo, e questo deve essere spiegato all’utente nella pagina in cui l’utente viene reindirizzato. Il numero di utenti che completano l’azione, rispetto a quelli che hanno raggiunto la pagina, è una misura valida dell’interesse suscitato dal prodotto.
2. User interview
Un’intervista con gli utenti è un modo veloce ed economico per scoprire di più sul prodotto e sul problema che si propone di risolvere. Le domande devono focalizazrsi su abitudini di consumo, comportamenti passati e coinvolgimento personale nel problema. Le informazioni che ne emergono possono fornire un quadro completo dei requisiti necessari al prodotto per avere successo.
3. Prototipo cartaceo
I prototipi cartacei richiedono molto meno tempo e competenze rispetto a quelli digitali. Solitamente sono schizzi dell’interfaccia utente. Questo metodo ha il vantaggio di fornire all’utente la possibilità di vedere il prodotto prima che esista, ed è veloce sia da creare che da modificare. In questo modo è facile includere i riscontri degli utenti nel design e massimizzare così la user experience prima di creare il prodotto.
4. Forum
Se l’obiettivo è capire meglio il problema, leggere le esperienze dirette di utenti in un forum dedicato è un ottimo modo di raccogliere informazioni. Inoltre, questo approccio fornisce un accesso diretto a potenziali clienti. È possibile sia sondare i forum alla ricerca di dati o informazioni, anche utilizzando uno scraper automatizzato, oppure partecipare in prima persona. Si possono sia ricercare forum dedicati all’argomento d’interesse, oppure fare una ricerca per termini chiavi su siti come Quora.
5. Blog
Creare un blog è un metodo semplice e relativamente veloce per validare un’idea sul mercato con un costo limitato. Il vantaggio di questa opzione è la creazione di una comunicazione diretta con i possibili clienti futuri. La difficoltà iniziale del generare traffico sul blog è inoltre un ottimo modo per comprendere quali canali utilizzare in futuro per pubblicizzare il prodotto.
6. Video
Un breve video in cui il prodotto viene dimostrato è un altro esempio di MVP a costo molto contenuto. Anche in questo caso non è necessario avere un prodotto alle spalle, basta un prototipo e buone capacità di editare un video. Il vantaggio del video rispetto ad una spiegazione scritta è la possibilità di mostrare il prodotto. Un classico esempio è il video MVP di Dropbox. È possibile creare un video senza dimostrare un prodotto, in questo caso si tratta di una camapagna pubblicitaria.
7. Campagna pubblicitaria
Una campagna pubblicitaria è un ottimo modo per validare l’appetibilità di un prodotto e la propensione all’acquisto degli utenti. Con piattaforme come Facebook e Google è possibile filtrare i dati demografici per rivolgersi a un target specifico, e scoprire quali aspetti del prodotto siano i più interessanti. A seconda del prodotto possono essere utilizzati diversi tipi di pubblicità, come ad esempio poster o inserzioni su giornali. In questo caso il link da cliccare se interessati viene sostituito da un numero di telefono, indirizzo email o pagina web. Anche un video, realizzato come uno spot TV, può essere uno strumento per testare l’interesse dei potenziali clienti.
8. Split Test
Questo metodo è uno dei più utilizzati per testare una nuova funzione all’interno di un prodotto già esistente. In questo caso parte del traffico viene reindirizzato verso una nuova versione del prodotto, dove è stato inserito il nuovo elemento con cui l’utente può interagire. Anche in questo caso, il rapporto tra utenti che completano l’azione verso quanti hanno visitato la pagina è indicativo dell’interesse suscitato dal prodotto. Lo split test, il cui scopo è esplorare l’interesse per una nuova funzione, non va confuso con l’A/B test, utilizzato per ottimizzare un prodotto attraverso il confronto statisticamente valido di due versioni dello stesso.
9. Micro-sondaggio
Questo tipo di sondaggio include solo una o due domande, perciò il tasso di risposta è molto alto. Per ottenere risposte utili, le domande devono essere specifiche, ma aperte. Il vantaggio di questo approccio è raggiungere un elevato numero di utenti in poco tempo, anche se il rischio è che le risposte non siano attendibili.
MVP ad alta definizione (Hi-Fi)
Gli MVP ad alta definizione sono spesso (ma non sempre) più complessi da creare. Solitamente si realizzano una volta che il problema è stato validato e la necessità per l’utente di risolverlo comprovata. Si utilizzano per:
- Capire quanto gli utenti sono disposti a pagare per il prodotto
- Trovare early adopters che, oltre a diventare i primi clienti, aiuteranno con il passaparola
- Supporto nella definizione e ottimizzazione della strategia di marketing
- Identificare le migliori strategie di crescita
10. Prototipi digitali
I prototipi digitali includeono anche wireframe e mock-up, oltre ai prototipi veri e propri. Questo tipo di MVP riproduce nell’aspetto il prodotto finito, ma ad una frazione del costo di sviluppo. Allo stesso tempo permette di ottenere un riscontro affidabile da parte dell’utente e di risolvere problemi di usabilità prima di investire risorse nello sviluppo front-end.
11. MVP “Mago di Oz“
In questo tipo di MVP l’utente ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto finito, mentre in realtà nei retroscena tutto è svolto manualmente. In pratica delle persone svolgono le funzioni che la tecnologia proposta eseguirà a prodotto finito. Tale approccio consente di provare la validità della soluzione proposta prima di investire nello sviluppo tecnologico.
12. MVP “Concierge“
Il MVP “Concierge” è simile al “Mago di Oz”, con cui viene talvolta confuso. A differenza di quest’ultimo, l’utente è consapevole del fatto che le funzioni non sono svolte da un algoritmo, bensì da una persona. Questo tipo di MVP si utilizza quando la soluzione non è chiara, mentre il “Mago di Oz” è più indicato quando la soluzione è definita e si vuole testarne la viabilità sul mercato.
13. Crowdfunding
Questo tipo di MVP è di fatto una sorta di pre-ordine . È un ottimo modo per ricevere un riscontro chiaro sulla desiderabilità del prodotto e sulla propensione all’acquisto degli utenti. In caso di successo inoltre si avrà a disposizione una somma per sviluppare il prodotto stesso.
14. MVP “Copia-incolla“
A metà strada tra il “Concierge” e il “Mago di Oz”, questo tipo di MVP usa strumenti e servizi già disponibili sul mercato per offrire all’utente un prodotto funzionante. Tipicamente le tecnologie utilizzate non sono ben integrate tra loro, ed è necessario un’intervento manuale per “tenere insieme i pezzi”. Questo tipo di approccio consente di validare il prodotto prima di investire nella costruzione di una propria tecnologia e infrastruttura.
15. Funzionalità unica
Spesso meno è meglio. Un MVP con un unica funzione impedisce agli utenti di essere distratti da altre funzionalità e consente di ottenere una comprensione chiara di un problema o di una soluzione specifici. Oltre ad essere più veloce e conveniente, risparmia il rischio di creare un prodotto pieno di funzionalità che nessuno vuole.